La vita invisibile di Addie LaRue

La vita invisibile di Addie LaRue di V.E. Schwab.

Adeline LaRue vuole esplorare il mondo e non riesce a sopportare l’idea di rimanere confinata nel suo paesino francese, costretta alla vita familiare tipica delle ragazze del 1700. Per questo, alla vigilia del suo matrimonio invoca qualsiasi creatura che possa darle la libertà desiderata. Poco prudente nello stringere accordi, la ragazza sceglie di vivere immortale, ma al costo di non poter lasciare traccia di sé. Non viene ricordata da nessuno, non può possedere nulla che le rimanga come ricordo. Per 300 anni vive in questo modo, libera ma molto sola, finché non incontra l’unica persona che finalmente si ricorda di lei, Henry.

Non mi aspettavo un libro così, il che non è per forza un male. In questo caso sì. Dalla sinossi e da come veniva presentato, mi immaginavo una storia leggera ma avvincente, un fantasy tipico degli ultimi anni. Invece, mi sono trovata un romanzo molto introspettivo, in cui accadono pochi eventi rilevanti nella trama. Perciò, la storia narrata è poco interessante.
Del passato di Addie mi interessava sapere solo il come e perché è diventata immortale, al contrario è una parte sostanziosa del racconto perché i capitoli del presente si alternano a quelli del passato. Avrei preferito o che non fosse stata tirata così per le lunghe, o comunque che nei capitoli del passato avvenisse qualcosa di importante e inaspettato.
Una sorpresa è stato il personaggio di Henry, che mi è piaciuto particolarmente perché ha una storia personale che si snocciola piano piano durante il racconto. Anche lui si porta addosso una grande sofferenza e ci si affeziona facilmente a questo personaggio.
Il finale è in linea con la storia, ma non l’ho trovato scontato. Anche se di solito non apprezzo questo tipo di conclusione, stranamente mi è piaciuto.

L’aspetto che mi è piaciuto di più è il modo in cui è scritto. E’ piacevole leggere un fantasy-romance scritto così bene, dal lessico ricercato ai periodi più articolati. Anche se, come ho già detto, penso che il fantasy-romance sia solo una cornice al romanzo.
In conclusione, direi che se cercate un libro più riflessivo e non vi spaventa la povertà di avvenimenti nella trama, allora fa per voi.

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