Il giudizio di Persefone

Il giudizio di Persefone di Giulia Caligola.

Persefone è una giovane dea nata negli anni 90′ e cresciuta tra gli umani da sua madre, Demetra. I poteri della ragazza comprendono fertilità ed empatia, caratteristiche esemplari della dea della primavera, ma allo stesso tempo Persefone nutre un profondo interesse per la giurisprudenza. Quando era solo una bambina, gli dei hanno deciso di rivelarsi agli umani e di offrire ogni anno un po’ del loro sapere. Infatti, è durante una conferenza promossa dall’università che incontra uno degli dei più antichi e potenti di tutti i pantheon, Ade, invitato a parlare del suo tribunale. Dopo una domanda posta da Persefone e un successivo caffè offerto dal dio dell’oltretomba, Ade nota le doti da giurista della dea e le offre uno stage divino presso il tribunale delle anime, nel regno dei morti.

Una lettura piacevole e diversa dal solito. L’ambientazione è accattivante e l’adattamento degli dei al tempo moderno è ben costruito, anche grazie alla loro recente rivelazione agli umani. L’iniziale personaggio di Persefone mi ha affascinato molto, divina ma così umana nel vivere, destinata alla primavera ma interessata a qualcosa di completamente diverso.

D’altro canto, nel libro lei cambia molto per lui e rinuncia al suo stile di vita umano. Ovviamente anche Ade si adatta a lei, ma in misura molto minore. Il dio è piuttosto criptico con le sue emozioni e Persefone, che è molto empatica, coglie i suoi cambiamenti dai minimi segni, ma a tratti questa dinamica appare un po’ esagerata. Queste sono delle piccole osservazioni che non vanno a modificare il mio giudizio positivo sul libro, l’unica cosa che decisamente avrei evitato sono alcune anticipazioni che si trovano nella trama, che prevedono qualcosa che succederà proseguendo la lettura.

Nel finale è evidente, Persefone è destinata ad Ade: lui lo sapeva e la aspettava da molto tempo. Tuttavia, anche se il finale mi è piaciuto, l’impressione è che la ragazza non avesse una vera possibilità di scelta, ma che fosse semplicemente il fato a stabilire il suo futuro. Il rapporto tra fato e libero arbitrio è un argomento difficile da trattare e non è stato sviscerato bene. In ogni caso è un libro che mi è piaciuto molto e lo consiglio.

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