Il circo della notte

Il circo della notte di Erin Morgenstern.

Il circo in bianco e nero compare a sorpresa e viaggia di città in città, aprendo solo di notte. Ogni tendone è originale e stravagante, un’opera di ingegneria e magia fuse insieme. In realtà il circo non è solo ciò che appare, ma è anche l’ambientazione perfetta per la sfida di magia infinita e logorante tra due giovani maghi, Marco e Celia.

Un libro piuttosto deludente, anche se l’idea della sfida e le descrizioni fantasiose usate per descrivere il circo sono carine. La storia d’amore tanto enfatizzata nella sinossi in realtà non è un granché. Infatti, i due protagonisti fanno il primo discorso strutturato e sensato dopo più di metà del libro, poi la loro relazione viene descritta in modo superficiale.

Tutti i personaggi, anche i due protagonisti, non hanno una grande caratterizzazione ed è difficile capire cosa provano nei vari momenti della narrazione. La trama è poco consistente nei fatti e poco approfondita. Per esempio, non viene spiegato bene l’incantesimo di Isobel o per quale ragione è stato scelto un particolare personaggio per guidare il circo. Infatti immagino che non si possa scegliere una persona a caso, ma che debba avere la stoffa per controllare un’intera compagnia ed essere molto legata al circo, non può solo piacergli molto. In più, ciò che guida la trama è una ragazzina che prevede il futuro: questo strumento narrativo non mi è mai piaciuto molto, mi sembra un semplice escamotage per indirizzare la trama in una determinata direzione senza spiegarne il motivo. Oltre a tutto questo, il racconto è pieno di salti temporali, che personalmente non adoro in un racconto. Anche il finale non mi ha soddisfatto: mi è piaciuta la fine attribuita al circo, ma non quella dei due protagonisti.

Sorvolando sui difetti della trama, il libro è scorrevole e mi ha inaspettatamente coinvolto. Però non posso dire di averlo apprezzato, anche se l’ho letto velocemente. Mi è capitato di trovare una corrispondenza di elementi negativi tra questo libro e un altro della stessa autrice, Il mare senza stelle. Comunque non lo consiglio, ci sono fantasy molto più belli.

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