Fantasy

Nevernight

La trilogia Nevernight. Gli accadimenti di Illuminotte di Jay Kristoff.

Mai dimenticare

Mia è solo una ragazzina quando vede il padre giustiziato per tradimento. La madre e il fratello neonato vengono trascinati in prigione, mentre lei riesce a fuggire dai soldati incaricati di ucciderla. Quel giorno viene graziata dalla dea della morte e diventa una tenebris, riceve il dono di poter piegare le ombre al suo volere. L’unica cosa che le rimane è il desiderio di vendicare la sua famiglia, perciò si allena per diventare un’assassina. A sedici anni entra a far parte della Chiesa Rossa, il gruppo di assassini più pericolosi e devoti alla dea che l’ha marchiata. Tra le armi, i furti e la chimica dei veleni cerca di sopravvivere per diventare una delle migliori e compiere la sua vendetta.

All’inizio non ero proprio convinta di questo libro, tanto che ho fermato la lettura qualche giorno dopo aver letto il prologo del narratore. Infatti già alle prime pagine l’autore avvisa che il lieto fine non fa per lui e che Mia morirà: dal mio punto di vista non era un grande inizio. Tuttavia, ho proseguito la lettura e non me ne sono pentita affatto. La trama è avvincente e contiene dei brevi flashback a inizio capitolo, che lentamente fanno conoscere il passato della protagonista e durante la lettura mi hanno incuriosito molto. Però, non tutti i personaggi mi hanno colpito. Infatti non tutti gli apprendisti erano caratterizzati al meglio e Mia ha legato solo con pochi, tra cui Ashlinn e Tric. La prima mi è piaciuta molto, il secondo meno. E’ evidente che il centro di questo primo libro è Mia, la scoperta della sua storia, del suo carattere e della sua crescita nella Chiesa rossa. Il colpo di scena verso la fine è stato inaspettato e violento, perciò l’ho particolarmente gradito. E’ scritto molto bene, ma non è un libro per tutte le età a causa di alcune scene esplicite. Sicuramente leggerò il seguito.

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I grandi giochi

Dopo aver scoperto gravi verità riguardo la Chiesa Rossa, Mia si allontana ed elabora un piano per raggiungere l’obiettivo per cui ha vissuto negli ultimi anni. Ciò che desidera di più al mondo è uccidere gli assassini di suo padre, che hanno rovinato la sua famiglia e la sua vita: deve trovare il modo di avvicinarsi al console Scaeva e al cardinale Duomo in un momento in cui sono disarmati e senza guardie pronte a difenderli. Con l’aiuto di un’amica ritrovata e un marchio da schiava, partecipa ai cruenti giochi che vedono sfidarsi i gladiatori, il cui vincitore sarà reso uno schiavo libero dai due nemici di mia. Tuttavia, non tutto va come previsto.

Un bel sequel, ma non l’ho trovato avvincente quanto il primo. Sebbene Mia incontri nuovi personaggi e riallacci i rapporti con alcuni di quelli vecchi, ho avuto l’impressione che fosse sola. Le uniche amicizie che si ritrova sono appese a un filo e l’accenno a una relazione amorosa viene inteso come un fatto passeggero, perché le Lame della Chiesa difficilmente hanno relazioni durature. L’unico rapporto che sembra aver avuto una svolta è quello con Mercurio: il vecchio che l’ha cresciuta e addestrata è rimasto piuttosto deluso dal fallimento di Mia del primo libro, tuttavia quando la ragazza si reca da lui e gli chiede di dargli una mano, Mercurio non si tira indietro. Il finale mi ha pienamente soddisfatto, perché conclude una parte della vicenda ma ne apre subito un’altra, lasciando la storia in sospeso.

All’inizio della lettura ho deciso di ignorare le note del narratore che sono simpatiche e spiegano alcuni dettagli del contesto, ma sono fastidiosissime da leggere perché costringono a interrompere la lettura della storia. Così, ho iniziato a leggerle tutte a fine capitolo: magari quelle più ironiche non rendono molto, ma fa lo stesso. Comunque, leggerò di sicuro il terzo e ultimo libro.

Disponibile su Amazon: Nevernight. I grandi giochi

Alba oscura

Mia non solo ha vinto i giochi, ma ha cercato di uccidere il console e ha rapito suo figlio, un bambino che insiste a farsi chiamare Lucius, ma che in realtà è il fratello minore di Mia. In poco tempo la ragazza scopre gli inganni della Chiesa Rossa e diventa l’assassina più ricercata del regno. Ora deve scoprire le origini dei tenebris e imparare a sfruttare a pieno le sue potenzialità, per sventare i piani del Culto e uccidere definitivamente Julius Scaeva.

Nel complesso, quest’ultimo volume mi è piaciuto. A tratti la lettura andava a rilento, ma alcuni intrecci della trama mi hanno permesso di continuarla volentieri. La mia parte preferita è stato il momento in cui ha cercato i suoi amici e si è fatta aiutare per la sua missione. Una nota negativa su questo sono le innumerevoli morti dei personaggi, un po’ troppe a mio parere.

Prima di iniziare l’intera trilogia ero molto dubbiosa, perché la prefazione del libro diceva fin da subito che la protagonista sarebbe morta. Da amante degli happy ending, non avevo la minima voglia di iniziare una serie di libri che prediceva già un finale deludente, quindi ero molto dubbiosa. Tuttavia, la fine della storia di Mia mi ha soddisfatta e ho tirato un sospiro di sollievo quando l’ho concluso. Anche per questo ho apprezzato la trilogia, non è tra le mie preferite in assoluto ma la consiglio comunque.

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5 pensieri riguardo “Nevernight

  1. E’ nella mia lista da diverso tempo, anche se quella nota dell’autore a inizio libro che anticipa la fine della protagonista…
    Effettivamente la maggior parte dei lettori parlano assai bene di questa saga, dovrò fare in modo di reperirla al più presto!

    Bella recensione! 😉

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  2. Io ancora non ho avuto modo di prendere , in libreria, questa trilogia in mano. Forse non è arrivato il momento per me o forse ho un problema io con i libri diffusi su Instagram: più li vedo, più ne sento parlare e più non li acquisto ahahah

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  3. Ho amato questa saga soprattutto per il finale tragico che io invece apprezzo molto nei libri 🤣 amo Mia e Messer Cortese 💕

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