La casa sul fiume

La casa sul fiume di Gianluca Arrighi, pubblicato da Edizioni Mea.

Biagio è un avvocato e un padre di famiglia, vive una vita agiata e tranquilla, ma la sua quotidianità è continuamente turbata dai fantasmi di un passato travagliato. L’evento che lo ha segnato terribilmente è stato l’infelice assassinio dei suoi genitori, di cui lui è stato testimone. Vive i suoi giorni temendo i temporali, incapace di affrontare nella vita adulta ciò che da bambino lo ha sconvolto. D’altra parte Agata è una camionista in viaggio per il mondo, pronta per affrontare chi ha rovinato la vita a suo marito e fargliela pagare.

Molto bello, la trama è interessante e resa avvincente specialmente dall’alternarsi dei due punti di vista. E’ scritto decisamente bene e i personaggi principali sono ben strutturati, ma allo stesso tempo alcune caratteristiche si sono palesate solo verso la fine del libro, contribuendo a creare un finale shock molto apprezzato. Invece il ruolo della moglie e delle figlie di Biagio è poco approfondito, non sono coinvolte attivamente nella storia.

Negli ultimi capitoli, rivivere un evento traumatico simile a ciò che aveva vissuto da piccolo aiuta Biagio ad affrontare i problemi derivanti dall’infanzia, fa emergere la parte migliore del personaggio. Gli ha forzatamente permesso di affrontare sentimenti e traumi, però nella realtà non penso sia così immediato. Questa è l’unica cosa che non mi convince dello sviluppo del personaggio. Invece la caratterizzazione di Agata è uno degli elementi che più mi sono piaciuti del libro, mi ha sorpreso molto.

In conclusione, ho letto con estremo piacere il libro, è una lettura adatta a chi ama il genere ma anche per chi vuole iniziare da zero a leggere gialli. Questa è stata una delle migliori collaborazioni, ringrazio l’autore e la casa editrice Edizioni Mea per avermi inviato il libro.

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