Ramondo Lo scudiero

Ramondo Lo scudiero di Antonio Chirico.

La biografia romanzata di Ramondo Orsini del Balzo è ambientata nel Regno di Napoli, tra il XIV e il XV secolo. Ramondello è appena un ragazzo quando si ribella alla carriera ecclesiastica imposta dal padre e si unisce a un gruppo di mercenari diretti al Nord per combattere i pagani. Velocemente le doti con la spada e l’astuzia gli permettono di distinguersi, perciò da giovane scudiero diventa un cavaliere di grande fama, incontra abili guerrieri e con loro forma la compagnia di Palestina. A un certo punto Ramondo decide che è l’ora di tornare nel regno di Napoli per reclamare le ricchezze che il padre gli ha sottratto e la mano della ragazza che ha sempre desiderato sposare.

Lo ritengo davvero un bel libro, con una trama interessante e carica di eventi, in particolare dopo i capitoli iniziali. Molti fatti storici sono spiegati minuziosamente, ma essendo contestualizzati nella storia molto romanzata di Ramondo non annoiano affatto. Sono presenti anche delle note finali in cui vengono chiariti gli errori storici che l’autore ha scelto di inserire per favorire la fluidità della trama.

Questa profonda attenzione al racconto ha privato un po’ i personaggi del loro spazio e non ha permesso di svilupparli a pieno. In realtà, in questo caso la caratterizzazione semplice delle persone non mi ha pesato, perché tutto il mio interesse era catturato dalla trama. Ovviamente mi è piaciuto il ruolo di Maria, specialmente nei capitoli finali in cui si rivela una donna forte e di grandi capacità, tuttavia le circostanze storiche non le attribuiscono il finale fiabesco che avrei desiderato per lei.

Il libro è scritto bene e viene usato un lessico ricercato. L’ho letto molto volentieri e penso che gli amanti del genere storico non debbano perderselo.

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