Falce

Trilogia della falce di Neal Shusterman.

Citra e Rowan vivono in una società perfetta, che ha sconfitto la morte e ha raggiunto il massimo della conoscenza. Tutte le malattie sono state debellate, la gente si ringiovanisce a piacimento e dopo ogni incidente mortale i medici riportano in vita i loro pazienti.
L’assenza di mortalità ha portato a un’enorme crescita demografica e per controllarla sono state nominate le Falci, un gruppo di individui che deve uccidere un numero preciso di persone all’anno, secondo determinate statistiche basate sulla mortalità del passato.
I due ragazzi vengono selezionati per diventare apprendisti, ma presto si rendono conto che non tutti i membri della Compagnia delle Falci uccidono in modo moralmente corretto e il loro apprendistato sarà intralciato da gravi ingiustizie.

Il wordbuilding è innovativo e ben fatto, leggere di un mondo in cui tutto è già stato scoperto è leggermente destabilizzante. I personaggi sono ben caratterizzati, i due ragazzi sono molto diversi sia per il carattere sia per il contesto in cui si trovano, entrambi sono stati scelti come apprendisti ma per motivi diversi: Rowan ha una grande empatia e prova compassione per chi soffre, più volte è stato accanto a chi si trovava in difficoltà, mentre Citra è grintosa e possiede un grande senso di moralità e giustizia. Nel corso della storia, Citra si comporta in modo prevedibile e in linea con la sua presentazione iniziale, mentre Rowan subisce uno dei cambiamenti più inaspettati: mantiene comunque la sua moralità e desidera rendere migliore la Compagnia delle Falci, ma stravolge i mezzi con cui lavora.

Lo stile di scrittura mi piace e la trama è avvincente, per questo attendo con trepidazione di leggere il volume successivo.

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Thunderhead

Citra è diventata madame Anastasia e sta acquistando sempre più importanza tra le giovani falci e la vecchia guardia, per le sue intuizioni interessanti e la fedele amicizia con la Signora della morte. Invece Rowan, dopo essere stato scartato come falce, intraprende una vita dedita allo sterminio delle falci malvage.

Mi è piaciuto molto, avvincente e imprevedibile quasi più del primo. Citra sembra rivestire il ruolo di un personaggio costruito per l’occasione, infatti madame Anastasia rappresenta una figura saggia e benevola come dovrebbe essere una falce, ma a volte si ha la sensazion che questa veste le stia stretta. Invece Rowan è un personaggio totalmente trasformato da ciò che ha affrontato nel primo libro, perciò penso che il suo ruolo sia ben costruito. Compaiono nuovi personaggi e lentamente si riesce a scoprire le intenzioni e le motivazioni del Thunderhead. La fine è tosta da digerire, spero in un terzo libro che sia allo stesso livello o migliore del primo e che non tralasci nulla.

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Il rintocco

Citra e Rowan sono spariti come le Grandi Falci nell’affondamento dell’isola di Endura, mentre Goddard ha preso il potere nella compagnia del Midamerica e ha sempre più influenza nel resto del mondo. Dopo la tragedia di Endura, il Thunderhead ha deciso di punire gli essere umani e di non parlare più a nessuno di loro, con l’eccezione di un’unica persona, Greyson. Contemporaneamente al suo silenzio, il Thunderhead pianifica il modo di salvare l’umanità dalla furia di Goddard e i suoi seguaci.

Ho trovato quest’ultimo volume meno appassionante rispetto agli altri due, compaiono nuovi personaggi e punti di vista, ma viene dato meno spazio ai due personaggi principali, Rowan e Citra. Ricompaiono nella storia molto più tardi di quanto mi aspettassi e Rowan avrebbe dovuto avere più peso nella trama. Però, allo stesso tempo mi è piaciuto il personaggio di Greyson e le dinamiche create attorno al suo ruolo di messia, specialmente quando si ricongiunge ad Anastasia. Il finale mi ha deluso molto: dopo aver costruito una storia articolata e interessante lunga tre libri, finire con un’escamotage veloce e pratico sminuisce l’intera trilogia. Mi è sembrato un finale pensato in velocità e troppo semplice per l’intera storia appena letta, oltre al fatto che non mi sia piaciuto di per sé.

Nel complesso è un’ottima trilogia, l’ho trovata originale e di sicuro la consiglierei.

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