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Libri alla deriva

Oggi il blog cambia nome, da Annabeth’s books diventa Libri alla deriva.

Mentre creavo questo blog nel lontano 2017, non è stato difficile trovare il primo nome, che tradotto significa “I libri di Annabeth”: ho cercato tra i miei personaggi preferiti una ragazza dotata di intelligenza e passione per la lettura e lo studio, quindi Annabeth calzava a pennello. La ragione per cui ho deciso di cambiare nome è che con il tempo ho letto molti altri libri e preferito altri personaggi, oltre al fatto che la gente ha cominciato a chiamarmi Annabeth sui social credendo fosse il mio nome. In più, bisogna ammettere che Annabeth’s books è abbastanza difficile da pronunciare. Perciò ho iniziato la ricerca del nuovo nome per il blog e dopo tanto tempo e molte varianti, ho finalmente optato per Libri alla deriva: l’idea proviene dalla mia passione per l’acqua e il mare, ma anche da una mia riflessione correlata a questo.

Immagino la lettura come il lasciarsi cullare da piccole onde senza scegliere una meta precisa, magari farsi trasportare lentamente verso qualcosa di più grande, come l’orizzonte. Allontanarsi dalla costa anche solo per avere un momento per guardare sé stessi o per rivolgere uno sguardo panoramico verso la frenesia di tutti i giorni, mentre l’acqua attutisce i rumori provenienti dal mondo. In ogni momento si può tornare al proprio posto con qualche colpo di remi o due bracciate.

“Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala ricchezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. Ma soprattutto: il mare chiama.”

Alessandro Baricco, Oceano mare

La poetica descrizione che fa Baricco del mare dà uno spunto in più a questa riflessione. Alla fine, la lettura è come il mare: incanta, commuove, spaventa e fa ridere. Sparisce con il classico blocco del lettore, ma poi la voglia di leggere torna. Mette in crisi e allo stesso tempo arricchisce l’anima e la conoscenza, insegna spesso qualcosa ma non contiene tutte le risposte, è potente nel dare istruzione ed è anche imprevedibile. Qualsiasi lettore accanito può dire che un libro chiama, tanto che verrebbe voglia di smettere di fare quello che si sta facendo e mettersi a leggere.

Credo che questo cambiamento radicale sia positivo, sebbene mi dispiaccia lasciarmi alle spalle il vecchio nome perché rappresenta i primi passi e l’identità di questo blog. Comunque i contenuti non cambieranno, ma sto cercando di modificare anche la grafica con l’aiuto di Giulia di Il sogno di Merlino, che ringrazio molto. Spero che questi cambiamenti vi possano piacere, buona lettura.

6 pensieri riguardo “Libri alla deriva

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