Biografie

Memorie di una donna medico

Memorie di una donna medico di Nawal Saadawi.

Una donna nata negli anni 30′ in un piccolo paese dell’Egitto racconta la sua vita, narrando come cerca di combattere la famiglia e la società che le vogliono imporre un futuro sottomesso davanti ai fornelli. Fiera della sua intelligenza si iscrive al corso di Medicina e diventa una dottoressa di successo, tuttavia sente la forte esigenza di avere qualcuno accanto a sé che creda in lei e che la tratti come essere pensante.

Il primo impatto con questo libro è stato drastico: trascurando la prefazione di cui non ho capito granché, i primi capitoli riguardo l’infanzia e l’adolescenza dell’autrice si presentano difficili da digerire. Ciò che mi ha fatto inorridire fin da subito è stato il primo ostacolo che la ragazzina incontra nella strada verso l’indipendenza, la sua famiglia: appena iniziata la pubertà, i genitori la trattano come un pezzo di carne da dover rendere invitante agli occhi dei vecchi amici del padre, per organizzare un matrimonio conveniente. Mentre i fratelli possono comportarsi come desiderano, lei deve mangiare poco e coprirsi tanto, deve abbassare lo sguardo e non ha il diritto di passeggiare da sola. L’atteggiamento e le costrizioni della sua famiglia di fronte ai primi cambiamenti del suo corpo l’hanno portata a odiare profondamente la sua femminilità. In seguito, con l’iscrizione a Medicina tenta di affidarsi completamente alla scienza, credendo di poter vincere la supremazia maschile con la sua intelligenza, senza coinvolgere la sua personalità e le emozioni. Poi incontra un uomo completamente diverso da lei, che non ha mai fatto esperienza del dolore e che le dice di apprezzare una donna così forte e in gamba. L’autrice decide di sposarlo ma ciò si rivela un errore, perché sfruttando la sua posizione all’interno della società, il marito nasconde la sua debolezza di carattere e tenta di piegare la forza della moglie: la obbliga a chiudere il suo ambulatorio e vuole costringerla a smettere di esercitare la sua professione. Ciò che mi ha colpito di Nawal sono stati la forza e il coraggio di scontrarsi con il marito, rappresentante della figura dell’uomo verso cui prova rancore da sempre, ma ho ammirato anche la pazienza di rimboccarsi le maniche e ricominciare da capo. Tuttavia devo ammettere che da questo libro mi aspettavo molti più riferimenti al mondo della Medicina, invece lo scopo del racconto è un altro. Infatti, mostra il dramma della figura della donna caratteristico di molti paesi e spiega come l’autrice l’ha vissuto, combattendo e rialzandosi sempre: a mio parere, ne è uscita con molte ferite ma vincitrice. Il finale mi è piaciuto molto, sembra quasi che il destino o il caso abbiano tentato di ripagare i suoi sforzi e i sacrifici, per darle un futuro migliore.

In conclusione, la testimonianza che viene raccontata mi è piaciuta davvero tanto e credo che tutti dovremmo conoscerla, perché mette a fuoco i problemi causati da una mentalità malsana e da ideologie antiche e ristagnanti nelle società peggiori. Tuttavia considero il libro davvero poco sviluppato: alcuni episodi meritano davvero di essere approfonditi e spiegati meglio, sia per il messaggio importante che portano sia per una migliore comprensione della storia. La brevità e l’eccessivo costo di questo libro sono gli unici due lati negativi che ho riscontrato. Per il resto credo che ognuno di noi, maschio o femmina, debba leggerlo per conoscere il male e l’assurdità che si trovano in molti posti del mondo, ma soprattutto per imparare da una persona che è riuscita a ribellarsi.

Disponibile su Amazon: Memorie di una donna medico

2 pensieri riguardo “Memorie di una donna medico

  1. Bella recensione! 🙂 Mentre ne stavo terminando la lettura, stavo proprio pensando al fatto che certi libri, anche se possono risultare un po’ crudi nella loro narrazione, svelano una realtà che tutti dovrebbero conoscere, quella che di solito si ritrova in paesi di quell’area del mono… complimenti ancora! 😉

    Piace a 1 persona

    1. Grazie! E’ vero, mi è capitato spesso: non in questo caso ma in altri libri piuttosto cruenti, durante la lettura ho proseguito solo per la volontà di informarmi riguardo la realtà presente tutt’ora nei paesi diversi dal nostro

      Piace a 1 persona

Scrivi una risposta a marynightmare Cancella risposta