Romanzi

Cuore

Cuore di Edmondo de Amicis.

Il libro è scritto sotto forma di diario in cui il narratore è Enrico, un ragazzino borghese di terza elementare che vive a Torino. Racconta le vicende che gli succedono durante l’anno scolastico 1881-1882: riporta dal suo punto di vista le dinamiche tra i compagni di classe, parla del suo rapporto con la famiglia e il maestro, scrive ciò che gli viene insegnato sulla patria e sulle differenze sociali.

Il racconto non è molto lineare, perché non segue un filo preciso e non ha un inizio e una fine. Da come vengono narrati i fatti, si capisce che il narratore possiede una grande sensibilità e che a ogni rimprovero o ammonimento ascolta i consigli e e gli insegnamenti che gli vengono dati. Per esempio, gli adulti di riferimento tramandano al protagonista e agli altri bambini un forte patriottismo, che è estremamente evidente nella maggior parte dei capitoli del libro. Inoltre, i compagni di Enrico provengono da ogni classe sociale e al ragazzo viene insegnato a non percepire la diversità economica: le differenze sociali vengono in parte colmate dall’istruzione, sia nei bambini alla scuola elementare sia negli adulti alle scuole serali. Un aspetto che mi è parso strano è stato il ruolo della donna, che appare sempre in lacrime, disperata a ogni difficoltà. In più invece di intervenire nelle situazioni complesse, come una rissa fra bambini, se ne sta lì a guardare e commentare: forse l’epoca in cui questo libro è stato scritto non prevedeva figure femminili forti o almeno reattive nella letteratura. Comunque anche altri personaggi possiedono una grande e forse eccessiva emotività, ho notato che molti spesso si fanno prendere dall’emozione e provano forti sentimenti, questa grande emotività a volte può sembrare eccessiva.

La lettura di questo libro non è stata affatto facile, l’ho trovato un po’ pesante e lo stile così antico non lo ha reso scorrevole. Però mi è piaciuto molto scoprire di più sull’Italia in quegli anni e la classe di bambini ne ha racchiuso molti aspetti. In conclusione, direi che ormai non si può definire un classico per ragazzi, ma un romanzo storico o un classico che va letto con calma quando si è più grandi.

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Cuore

4 pensieri riguardo “Cuore

  1. Bella recensione! Io lo kessi da ragazzino, e ricordo che mi fece piangere un bel po’, ma mi piacerebbe rileggerlo; per questo anni fa ne ho presa una versione Kindle in offerta…

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