Fairy Oak. La storia perduta di Elisabetta Gnone.
Davanti a un té caldo, Vaniglia e Pervinca ricordano un periodo speciale della loro vita. Raccontano l’anno in cui la banda di ragazzini di Fairy Oak ha imparato la storia del villaggio e ha cercato una balena che non si vedeva da 200 anni.
Alle elementari ho scoperto che mi piaceva leggere. Leggevo di tutto, qualsiasi genere adatto a un bambino. Non mi ricordo come ho scoperto la saga di Fairy Oak, ma so che fin da subito è diventata la serie preferita della mia infanzia e ha dato inizio alla mia passione per i fantasy. Dopo 10 anni ritrovo in libreria una nuova uscita, totalmente inaspettata, che vede ancora come protagoniste le due gemelle Pervinca e Vaniglia. L’ho iniziata a leggere per ricordare i tempi passati e per non lasciare inconclusa una saga che avevo amato così tanto.
È una lettura molto diversa rispetto a quelle che ho intrapreso in questi anni: anche se mi sono trovata a leggere qualche libro per ragazzi, questo è pensato per lettori ancora più piccoli. Il primo impatto mi ha stranito, perché non mi aspettavo che a raccontare l’avventura fossero le due gemelle invecchiate, però poi ho saputo apprezzarlo. Lo stile è molto semplice e giustamente infantile sotto alcuni aspetti, come i buffi insulti che i bambini si rivolgono. Anche la trama è piuttosto lineare e parla dell’avventura della banda di bambini di Fairy Oak, di cui le gemelle fanno parte. La storia è interessante, solo la scena finale di salvataggio mi è sembrata un po’ banale, ma per il target di lettori del libro va bene. La mia parte preferita, che probabilmente sarebbe stata la mia preferita anche 10 anni fa, è decisamente la scena di Vì che trasforma Grisam. Verso la fine le gemelle accennano al destino che è toccato ai membri della banda: è un futuro davvero molto roseo che mi aspetterei solo da un libro per bambini, ma che non mi è dispiaciuto affatto.
Quindi, bisogna intraprendere questa lettura sapendo che è un libro per bambini, non pretendendo di ritrovare un grande livello di complessità. Detto questo, sono molto soddisfatta di questa lettura e mi aspetto un’ulteriore uscita.
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