Il priorato dell’albero delle arance di Samantha Shannon.
Ead è una maga che ha il compito di proteggere la regina di Inys, Sabran, perciò si trova sotto copertura a corte come ancella: i suoi modi di fare e le sue parole la fanno avvicinare alla sovrana, tanto da diventare sua amante. Dall’altra parte del mondo, Tané è una ragazza di umili origini che si prepara a diventare cavaliere. Oriente e Occidente hanno religioni e tradizioni completamente diverse e in contrasto, ma di fronte a un grave pericolo imminente le differenze potrebbero essere messe da parte. Infatti sta per risvegliarsi il Senza Nome, un enorme drago sputafuoco che minaccia di schiavizzare l’intero mondo: se c’è un modo per sconfiggerlo definitivamente, Ead deve scoprirlo.
La storia possiede tutti i canoni per essere un grande fantasy: la trama è molto articolata e studiata nel dettaglio e lo stile con cui è scritto è fantastico. Tuttavia, avrei preferito una caratterizzazione più approfondita dei personaggi e ho trovato alcune relazioni un po’ scontate, ovvero mi aspettavo che accadessero fin dall’inizio. Il finale mi ha soddisfatto quasi completamente, non mi è piaciuto solamente il fatto che un determinato piano venga proiettato troppo avanti nel tempo. Rivolgo un’ultima critica alla lunghezza del libro, infatti ci ho messo molto tempo a finirlo e forse sarebbe stato meglio dividerlo in più volumi.
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