Il seme della speranza di Emiliano Reali.
Spirya è buona e solare, ha generato la natura e ha sempre governato il suo regno in pace e armonia. Tuttavia ogni anima gentile nasconde le sue ombre: provocata dalla distruzione che gli uomini stanno compiendo alla sua creazione, alterna momenti di tranquillità a irritazione e scatti d’ira. In poco tempo rimane sola, abbandonata dal coniuge e dai suoi servitori, mentre gli unici che le rimangono fedeli sono quattro giovani spiriti. L’unico modo per salvare il regno di Spyria e il resto dell’universo dalla su ira è inviare un prescelto sul pianeta Terra per risvegliare il seme della speranza, un talismano che dovrebbe servire a sensibilizzare l’umanità e a renderla più responsabile. Così Eres viene inviato in missione ma fin da subito viene tentato dal lusso e dal potere, perde di vista il suo scopo e compromette la buona riuscita della sua missione.
Un racconto carino e molto fantasioso: ho trovato la trama piuttosto semplice e lineare, la caratterizzazione dei personaggi non è tanto sviluppata forse a causa della brevità del libro. In compenso è scritto molto bene, anche se secondo me alcune parti potevano venire ampliate e approfondite. Ho apprezzato questo libro in particolare perché affronta il tema ambientale in modo provocatorio ma non polemico, in più è una lettura corta e facile.
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